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Robert Coleman

Ovarian Cancer: making a difference!

The societal impact that ovarian cancer imparts is not trivial. Too many women are lost well before their time due to a disease that cloaked in a spectrum of non-specific symptoms as it reaches distant metastatic sites. As a result, the natural history has not been altered in decades.

In the context of better diagnostic imaging, available biomarkers, dedicated health care professionals, improved post-operative care, and better therapeutic strategies, this is simply unacceptable…but it is the environment in which the state of the art exists and it provides a clear goal for our efforts.

The attack on this cancer must come from every aspect of care including, prevention, early detection, surgical intervention, adjuvant therapy, maintenance therapy, recurrence strategies, biomarker development, translational science ( fare in modo che le più recenti scoperte scientifiche possano tradursi concretamente in atti terapeutici), allied health care, and communication/advocacy.

Fortunately, all of these area are engaged, motivated, inspired and fodder for intensive research. As it is, while overall natural history has not altered, including the proportion of patient diagnosed with advanced stage disease at initial presentation, the median survivorship and number of patients surviving over 5 years are at unprecedented levels and continually increasing.

Today, I will present an overview in many of these areas highlighting some of the new approaches to age-old questions, which are leveraging the knowledge and experience our multidisciplinary attack is providing.

It is through these efforts that real cancerhistory can be made.

I’m so grateful to the Foundation A.I.S.P.P.D. for sponsoring this opportunity to increase the communication and knowledge around the many facets of this disease in the hope that new ideas, resources and advocates will be gained.

Thanks

Robert L. Coleman

Professor, Vice Chair, Ann Rife Cox Chair in Gynecology Clinical Research Department of Gynecologic Oncology and Reproductive Medicine, University of Texas MD Anderson Cancer Center, Houston, TX

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(Italiano)

Cancro ovarico : fare la differenza!

Il cancro ovarico ha un impatto sociale non indifferente.

Troppe donne muoiono prematuramente a causa di questa malattia caratterizzata da una serie di sintomi non specifici, in quanto raggiunge sedi metastatiche distanti.

E come risultato in questi ultimi decenni, la storia non ha subito cambiamenti.

In un contesto di migliore diagnostica per immagini, di validi bio marcatori attualmente disponibili , con eccellenti medici specialisti, con una migliore assistenza post-operatoria e migliori strategie terapeutiche, tutto questo è semplicemente inaccettabile ... ma tant’è lo stato attuale delle cose, tale da mostrarci un chiaro obiettivo per i nostri sforzi .

L'attacco a questo cancro deve essere garantito sotto ogni aspetto della cura tra cui , la prevenzione , la diagnosi precoce , l'intervento chirurgico , la terapia adiuvante la terapia di mantenimento, le strategie di ricorrenza , lo sviluppo di bio marcatori, la scienza traslazionale, l’assistenza sanitaria alleata, e il sostegno ampio e costante della Comunicazione.

Fortunatamente , tutte queste aree sono già coinvolte, motivate​​, ispirate e sovvenzionate per la ricerca intensiva. Così, mentre la storia naturale in generale non ha subito modifiche, compresa la percentuale di pazienti diagnosticate con la malattia in stadio avanzato alla presentazione iniziale, la sopravvivenza mediana e il numero di pazienti che sopravvivono più di 5 anni sono a livelli senza precedenti e in continuo aumento

Quello che presenterò oggi, è una panoramica in generale di queste aree, per mettere in evidenza alcuni dei nuovi approcci da applicare ai vecchi sistemi, che sfruttano la conoscenza e l'esperienza, per fornire un attacco multidisciplinare alla malattia. E 'attraverso questi sforzi che si può fare la vera differenza e scrivere una nuova pagina della Storia, per sconfiggere il cancro.

Sono molto grato alla Fondazione AISPPD per il supporto che offre a questa opportunità, per incrementare la Comunicazione e favorire la conoscenza delle molteplici sfaccettature di questa malattia, nella speranza che nuove idee, nuove risorse e nuovi sostenitori possano crescere nel tempo.

Grazie

Robert L. Coleman

Professor, Vice Chair, Ann Rife Cox Chair in Gynecology Clinical Research Department of Gynecologic Oncology and Reproductive Medicine, University of Texas MD Anderson Cancer Center, Houston, TX

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ROBERT L. COLEMAN MD ANDERSON CANCER CENTER TEXAS
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